Playa del Carmen e la riviera Maya hanno attirato migliaia di imprenditori, che qui vivono bene e sono in pieno fermento.
Dieci anni fa era un villaggio di pescatori, con poche centinaia di residenti. Oggi Playa del Carmen, stato del Quintana Roo, nella penisola dello Yucatan, Messico, é una città ricca, multietnica, popolata da 250.000 abitanti. In pieno Boom.
E' una delle località al mondo con maggior tasso di crescita demografica. E parla italiano. Spiagge, locali, negozietti, bar con terrazze all'aperto, ristoranti.
La Quinta Avenida é il fulcro commerciale e l'attrattiva per milioni di turisti in cerca di animazione. Sono circa 180mila quelli che arrivano per le vacanze, su un totale di cinque milioni da tutto il mondo, in particolare dal Nord America. Ma per molti, Playa del Carmen (e la zona di costa della Riviera Maya) non é solo la meta di una vacanza a base di sole, mare, aragosta e tequila. E' il posto dove vivere, lavorare, fare impresa.
Un luogo dove concretizzare il proprio sogno di indipendenza. Il desiderio di cambiare vita con un'attività solida e redditizia. Alcuni pionieri sono arrivati tanti anni fa. Altri sono arrivati in tempi più recenti e si sono fatti strada. Qualcuno ha avuto delle chances che in Italia sono speranze remote. Il Messico é la seconda economia dell'America Latina. E' un Paese stabile, da un punto di vista politico e macroeconomico, con una palese volontà governativa di attrazione degli investimenti stranieri. Per il Quintana Roo e la Riviera Maya si parla addirittura di crescita sostenuta, a detta di quelli che ci vivono e lavorano con profitto. E l'andamento positivo dell'economia locale, la nascita di imprese, lo sviluppo turistico, edilizio, abitativo della zona sono evidenti. Il costo di un terreno varia dai 100 ai 1.000 dollari al mq, a seconda dell aposizione e della vicinanza al mare. I costi della costruzione oscillano tra 400 e 1.000 dollari al mq. I conti, in questo settore, qui si fanno in dollari USA.
Bisogna trascorrere un certo periodo sul posto, informarsi, conoscere. Non investire, rimanendo seduti in Italia. Ci sono ancora moltissime opportunità per chi intraprende. Playa continua a crescere. La presenza italiana é iniziata negli anni '90. All'inizio era gente che seguiva un sogno, viveva sulla spiaggia. I loro primi investimenti sono stati in ristorantini e alberghetti. Ora questi imprenditori sono cresciuti e operano nuovi investimenti.
L'offerta di bar, alberghi, ristoranti e affitti turistici crescerà ancora. E nuove opportunità si aprono nella zona di Tulum (sito archeologico Maya sul mare), circa 70 km a sud di Playa. Per ora é ancora un villaggio, ma la lottizzazione é già in fase avanzata. La nuova città sarà improntata a criteri di turismo ecologico, con edifici bassi. Là c'é tutto da fare, a partire dai ristoranti fino alle attività di servizio e artigianali.
Playa del Carmen oggi é una città moderna, sono lontani i tempi delle capanne dei pescatori. Quello che serve oggi sono i servizi, non solo per i turisti, ma soprattutto per chi vive qui: mancano sarti, tecnici per i computer, artigiani specializzati, idraulici, meccanici e carrozzieri e non soltanto ma, ancor più, servizi e figure professionali. Una città in pieno sviluppo, una comunità che cresce non si accontenta più di mariachi e dell'happy hour. Richiede anche servizi culturali. C'é voglia di tutto quello che é fatto bene, bello, di qualità.
Chi vuole venire qui deve avere voglia di sperimentare, fiducia nelle proprie potenzialità, preparazione, informazione su quello che lo aspetta. Senso di responsabilità, ottimismo, volontà di impegnarsi. A playa si trova di tutto.
Opportunità di lavoro, opportunità d'impresa per chi vuole avviare una ex novo. Ma anche per chi l'impresa ce l'ha già in Italia e viene in Quintana Roo a cercare partners, aprire sedi, allargare i propri mercati. Un aiuto arriva dall'ICE, Istituto nazionale per il Commercio Estero, Nel 2002 ha presentato una Guida ai finanziamenti in Messico, destinata agli imprenditori italiani. Note e analisi di mercato, tra cui la guida al mercato sono on line: http://www.ice.it/paesi/america/messico/
Chi punta al Franchising, poi, deve sapere che in Messico operano circa 300 franchisor, con 15mila punti vendita. A playa sono onnipresenti le catene made in USA: Starbucks, Haagen Dazs, la catena dei supermercati Oxo e WalMart. Perché non importare un'insegna italiana?
Fonte Millionaire MAGGIO 2009: http://www.millionaire.it/content/blogcategory/126/70/